L’incidenza dei tumori resta alta quanto incidono fumi e polveri?
Un migliaio di ricoveri all’anno in un reparto che, con 15 posti letto, arriva ad ospitare anche 18-20 pazienti al giorno; 4.500 interventi annui in day hospital; 5mila interventi a livello ambulatoriale. Sono gli attuali numeri del reparto di Oncologia dell’ospedale Moscati (l'unico con la possibilità di ricovero in provincia, negli altri ospedali di Castellaneta e Manduria ci sono i servizi di Oncologia). Numeri che, comunque, danno l’idea dell’incidenza delle malattie tumorali a Taranto. Impossibile, però, fare una statistica appropriata. Manca, infatti, nella nostra provincia ancora oggi un Registro tumori, nonostante la ben nota situazione di una realtà dove l’inquinamento ambientale viene imputato come una delle principali cause di malattia e morte.
Si tratta di un’evidente deduzione, anche qui in assenza di dati epidemiologici certi che dicano quanto e come i fattori ambientali incidano sulla malattia. Gli unici ed ultimi dati certi sono quelli legati alla mortalità per neoplasie ed agli organi che ne sono bersaglio. Contenuti nell’ultimo bollettino epidemiologico, reso noto lo scorso anno, i dati risalgono al 2003, quando si registrarono 1.254 decessi.
Erano stati 1.258 l’anno prima. Il raffronto tra questi dati e quelli legati alle cure prestate in ospedale lasciano spazio alla speranza. Di potersi curare con buone possibilità di guarigione. Una mano in questo viene anche dai cosiddetti farmaci intelligenti, di nuova generazione. Usati anche nel reparto specialistico del Moscati, sono nei prossimi giorni l’oggetto di un corso di aggiornamento destinato a specialisti provenienti dal Sud Italia.
E, se la prossima settimana i riflettori saranno accesi sul trattamento dei tumori della mammella (che costituiscono, secondo il bollettino epidemiologico del 2003, la prima causa di morte per tumore nelle donne) e del colon (che costituiscono la terza causa di morte per neoplasie nelle donne e negli uomini), ad ottobre, nel corso di un convegno di carattere nazionale, l’accento sarà posto sui tumori del polmone.
Vere e proprie emergenza in sanità, le malattie oncologiche e le cure, i trattamenti usati, costituiscono anch’essi una priorità per la nostra sanità. «Nella cura delle malattie tumorali, nel nostro reparto usiamo quotidianamente, applicando tutti i protocolli previsti, i farmaci della nuova generazione a base di anticorpi monoclonali, la cosiddetta target therapy, che a differenza della chemioterapia tradizionale ci consente di risparmiare le cellule sane.
Certo, si tratta di farmaci costosi, ma l’Asl non ci ha mai fatto problemi, mai lesinato i farmaci. In questo modo siamo allineati a ciò che avviene in tutti i reparti d’avanguardia nel mondo, molte volte reparti d’eccellenza con cui siamo quotidianamente in contatto», dice il primario del reparto di Oncologia dell’ospedale Moscati, Giuseppe Pezzella. «Il servizio di Oncologia è nato oltre una decina d’anni fa a Taranto, praticamente in uno scantinato. In questi anni siamo cresciuti.
Oggi c'è un reparto che, non siamo noi a dirlo, costituisce un baluardo nelle cure delle malattie ad incidenza tumorale. Grazie alle attività che svolgiamo, incidiamo anche nell’abbattimento della mobilità passiva dei pazienti verso le province limitrofe. Al contrario, registriamo un incremento della mobilità attiva, con un cospicuo numero di pazienti provenienti da altre province. Liste d’attesa per accedere alle cure? Posso dire che i casi gravi hanno un accesso
immediato
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