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Dall'ILVA alle Discariche: Il silenzio ormai non è più ammesso

Non si compra il destino dei tarantini, Stefàno non stia zitto sulle Discariche

"Signor Sindaco assumerà forse lo stesso atteggiamento di Florido, passivo e inutile dinanzi a tutte queste questioni? Attendiamo risposte reali e atti concreti, che solo chi sta nelle istituzioni ha il potere di compiere. Lo chiamiamo potere. Lei lo legga dovere".
12 novembre 2007
Fonte: TarantoSera

Egregio Direttore
L’Ilva dà il suo contributo per riparare alcune fontanelle del Cimitero e provvede a colmare un grosso buco stradale nei pressi della Discesa Vasto. Sinceramente come prima reazione è stato di sorridere e poi di chiederci se era uno scherzo. No, era proprio vero. La più grande industria siderurgica europea, l’Ilva, aveva fatto un regalo ai tarantini con tanto di foto del primo cittadino, assessore e rappresentante Ilva. Esprimo perplessità sull’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale di Taranto.

A fronte di una campagna elettorale sul problema dell’inquinamento e dei danni causati dall’industria siderurgica a Taranto e del pesante debito che l’Ilva ha verso la nostra comunità, si consente che facciano “regalini” che servono solo a migliorare l’immagine dell’Ilva. Ormai, buona parte del “popolo inquinato” di Taranto pensa che si deve incominciare a pensare ad un “superamento“ definitivo della presenza di questo tipo d’industria, che ha causato un disastro ambientale negli ultimi 40 anni.

Il problema del ricatto occupazionale non attacca più. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha detto chiaramente che vi è una relazione diretta tra inquinamento industriale e morti da tumore. Le statistiche ed autorevoli pareri dicono che nella nostra città le neoplasie sono in aumento e che le malattie dell’apparato respiratorio, che colpiscono maggiormente bambini ed anziani, sono a livelli pericolosi. Deve finire l’epoca che con “un piatto di lenticchie” si compra il destino dei tarantini

Archita Di Serio
Taranto

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Egregio Direttore,
Logo del Presidio Permanente Fragagnano. Contrada Palombara. Isola amministrativa di Taranto. E’ qui che la democrazia finisce, sepolta viva sotto i rifiuti che la gente del posto non sopporterà oltre. La discarica Vergine è l’ennesima fine di questo territorio, di questa provincia in cui 72 discariche per 29 Comuni sono uguali all’inizio del degrado di una dignità che noi continueremo a difendere con le unghie e coi denti. Contrada Palombara, isola amministrativa di Taranto.

E lei, Stefano, sindaco in carica, che dice al riguardo? Starà ancora zitto? I silenzi saranno considerati complicità di fronte ai tanti cittadini pronti a fare qualcosa, qualsiasi cosa pur di difendersi nel nome di una causa giusta. E’ la morte. La morte del futuro. La morte delle tradizioni agricole radicate nel passato. La morte delle speranze di una qualsiasi prospettiva di rilancio turistico.

Il silenzio ormai non è più ammesso. Far finta di nulla, fare spallucce, chinare il mento, andare oltre, passare avanti: sono queste le peggiori armi con cui la politica sta ammazzando il futuro. Non le usi anche Lei. Lei, sindaco, che adesso ha il potere decisionale in quest’isola amministrativa. Che farà? farà finta di nulla anche di fronte ai cittadini incattiviti da tanti soprusi? Assumerà forse lo stesso atteggiamento di Florido, passivo e inutile dinanzi a tutte queste questioni? Attendiamo risposte. Le risposte reali sono atti concreti, che solo chi sta nelle istituzioni ha il potere di compiere. Lo chiamiamo potere. Lei lo legga dovere. E’ suo dovere innanzitutto come cittadino degno di questo nome.

E poi come sindaco, come uomo di quelle Istituzioni spesso assenti in questa terra dimenticata da tutti meno che dagli affaristi dell’inquinamento. In attesa di qualche riscontro, noi lotteremo, continueremo a lottare sempre e comunque contro gli assassini di questa terra, la terra in cui noi siamo nati, l’unica che abbiamo e che dobbiamo salvare a tutti i costi.

Presidio Permanente No Discariche

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