Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Atto di indirizzo del Consiglio Comunale di Taranto sulla Diossina

Il Comitato esprime soddisfazione per l’importante risultato

Il Consiglio Comunale di Taranto ha approvato all’unanimità l’Atto di indirizzo con il quale chiede alle Istituzioni regionali e nazionali di abbassare il valore limite della diossina nell’emissione in atmosfera dell’impianto di agglomerazione dello stabilimento Ilva di Taranto.
16 novembre 2007
Comitato per Taranto

- I cittadini del “Comitato per Taranto”, alcuni dei quali per primi sollevarono anni fa la questione “diossina a Taranto”, esprimono soddisfazione per l’importante risultato: l’approvazione all’unanimità di tale Atto significa che sulle questioni vitali per la città non ci sono divisioni politiche. Negli interessi della cittadinanza, dopo questo primo passo, necessita farne altri, ancor più importanti perché forieri di riscontri immediati e concreti.

Il primo passo è relativo all’Autorizzazione Integrata Ambientale che il Ministero dell’ambiente deve rilasciare a Ilva, ENI, Edison entro il 31 marzo 2008. L’AIA è uno strumento efficace e rigoroso per l’abbattimento dell’impatto ambientale, forte della affermazione che l’autorizzazione, per essere concessa, deve conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente nel suo complesso.

L’Amministrazione Comunale di Taranto deve attrezzarsi e pronunciarsi in merito. Le questioni sono complesse dal punto di vista strategico ma anche tecnico, i tempi sono serrati e si deve poter contare su professionalità pronte e competenti, a cui dare solo l’indirizzo politico-strategico. Noi riteniamo che ARPA Puglia possa essere delegata a rappresentare il Comune di Taranto nella procedura prevista per il rilascio delle AIA e sostenere le legittime aspettative della cittadinanza.

Il secondo passo è ancor più importante del primo, è tutto “politico” e centrato sull’Ilva, in quanto principale protagonista della salute e della vita economica ed ambientale della nostra città: il Consiglio Comunale ed il Sindaco di Taranto sono nelle condizioni di rinnovare al Ministro dell’ambiente la richiesta, già avanzata ufficialmente dalle organizzazioni territoriali di Taranto, di applicare per l’Ilva il comma 20 dell’art. 5 del D. Lgs 59/2005 che sembra tagliato su misura per Taranto.

In base a tale comma, lo Stato, d’intesa con regione, provincia e comuni interessati, stipula con l’azienda uno specifico accordo che garantisce, in conformità con gli interessi fondamentali della collettività, l’armonizzazione tra lo sviluppo del sistema produttivo nazionale, le politiche del territorio e le strategie aziendali.

Tale accordo fissa procedure, contenuti, tempi, vincoli, condizioni e controlli sull’esercizio degli impianti compatibile con l’ambiente ed è propedeutico al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. L’articolazione del D. Lgs. 59/2005 consente di operare rapidamente in tale direzione e di rispondere anche alle istanze sulla diossina, senza dover aspettare i tempi del Parlamento.

A Taranto siamo in emergenza: dopo essere stati fermi per anni, ora è indispensabile marciare su corsie preferenziali e recuperare il tempo perso.

I cittadini del Comitato per Taranto

Giuseppe Cicala
Biagio De Marzo
Stefano De Pace
Salvatore De Rosa
Giulio Farella
Francesco Maresca
Alessandro Marescotti
Luigi Oliva
Antonietta Podda

Articoli correlati

  • Latte materno, diossine e PCB
    Ecologia
    Slides

    Latte materno, diossine e PCB

    L’istituzione di un regolare sistema di biomonitoraggio da parte delle autorità competenti e un'accresciuta sensibilità dei cittadini possono promuovere un diverso modello di sviluppo che tuteli la salute delle generazioni future.
    29 febbraio 2024 - Paola Fioretti ed Elisa Lorenzini
  • Biobanca e inquinamento ambientale
    Ecologia
    Proposta di una biobanca a Taranto

    Biobanca e inquinamento ambientale

    In che modo una biobanca potrebbe essere utile a mantenere traccia nel tempo degli impatti sanitari delle emissioni industriali sulla popolazione più esposta e in particolare dei bambini? Potrebbe essere inclusa fra le prescrizioni di biomonitoraggio per l'AIA dell'ILVA?
    9 agosto 2023 - Associazione PeaceLink
  • La diossina nel pecorino
    Processo Ilva
    Tutto comincia il 27 febbraio 2008 e così prendono avvio le indagini di "Ambiente Svenduto"

    La diossina nel pecorino

    Il formaggio era prodotto da un pastore che pascolava vicino all'ILVA. Viene consegnato, a spese di PeaceLink, in un laboratorio di analisi di Lecce. "Diteci quello che c'è dentro". Qualche giorno dopo arriva una telefonata allarmata dal laboratorio: "C'è la diossina".
    Repubblica
  • Diffida sul campionamento continuo della diossina ILVA
    Ecologia
    Inviata dal Ministero della Transizione Ecologica al gestore dello stabilimento ILVA di Taranto

    Diffida sul campionamento continuo della diossina ILVA

    Il Gestore dell'ILVA non ha eseguito il controllo mensile del camino E-312. La legge prevede il fermo dell'impianto se accadesse una seconda volta in 12 mesi. PeaceLink evidenzia che dai controlli emerge una concentrazione di diossina superiore al limite prescritto per gli inceneritori.
    9 luglio 2021 - Associazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)