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Arrivano dalla Regione Puglia un milione e mezzo per il consolidamento

«L’Acquedotto romano sarà restaurato»

Vedere l’acquedotto del Triglio coperto di polvere rossastra è un pianto per chi ama Taranto e Statte. Del resto sta tutto qui, il singolare paradosso tarantino: cultura classica e acciaio. Si dovrà trovare un modo di farle convivere, migliore di quello cui abbiamo assistito in questi anni.
16 novembre 2007
Fonte: TarantoSera

Resti dell'Acquedotto Romano fra Taranto e Statte La notizia arriva dal vicepresidente del Consiglio Luciano Mineo, e dal consigliere regionale Paolo Costantino. Si tratta di un accordo che prende le mosse da lontano, ma che finalmente la Regione Puglia è stata in grado di portare a termine. Una mappa di interventi nei centri storici disseminata in tutta la Puglia. Si tratta di finanziamenti che attingono direttamente al Fondo per le Aree Sottoutilizzate e alle delibere CIPE n.20 del 2004 e n°35 del 2005, che finalmente si è riusciti a sbloccare.

Tra i Comuni jonici interessati, Taranto, Ginosa, Laterza e Palagianello. L’Intesa tra Stato e Regione Puglia e la conseguente accelerazione della spesa nelle aree urbane porteranno al recupero conservativo e al consolidamento statico delle arcate dell ’Acquedotto del Triglio di epoca romana. Importo concesso, un milione e mezzo di euro. Già da sette anni fa se ne lamentavano i crolli e l’abbandono per la mancanza di fondi. Ed era la stessa Soprintendenza ad allargare le braccia. E’ il momento di far rinascere davvero le bellezze monumentali di Taranto. Essenziale però è il concreto impegno del Comune nell’utilizzare i fondi, anche e soprattutto per rispondere all’emergenza lavorativa.

Vedere l’acquedotto del Triglio coperto di polvere rossastra è un pianto per chi ama Taranto e Statte. Del resto sta tutto qui, il singolare paradosso tarantino: cultura classica e acciaio. Si dovrà trovare un modo di farle convivere, migliore di quello cui abbiamo assistito in questi anni.

Nella delibera di Giunta Regionale del 9 Ottobre 2007 n°1617 si destinano al Comune di Taranto inoltre altre risorse per il Piano Strategico e il Piano Urbano della Mobilità. Oltre un milione di euro. Accanto a queste cifre per il capoluogo spiccano gli interventi per il raggruppamento di Comuni denominato “Habitat Rupestre” di cui è Ente capofila il Comune di Laterza. Un diretto intervento nei centri storici jonici che una lunga incuria e un malinteso senso di emancipazione aveva sottratto alla fruizione e alla abitabilità.

Andranno al Comune laertino 750 mila euro per il recupero della ex Gendarmeria del Rione Mesola, per la sistemazione della Piazza retrostante la Chiesa Madre di San Lorenzo Martire e dei vari percorsi di collegamento. Stessa cifra anche per Palagianello che potrà ripristinare gran parte delle pavimentazioni originarie del suo centro storico».

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